GINO PAOLI

Gino Paoli

Tutti lo credono genovese, e in un certo senso lo è, Gino Paoli, il cantautore che ha scritto alcune tra le più belle pagine della musica italiana dell’ultimo secolo. Ma, di fatto, l'autore di “Senza fine” e di “Sapore di sale” è nato il 23 settembre del ’34 a Monfalcone. Ma è a Genova, dove si è trasferito da bambino, che Gino Paoli - dopo aver fatto il facchino, il grafico pubblicitario e il pittore raggranellando più premi che quattrini - debutta come cantante da balera, per poi formare un band musicale con gli amici Luigi Tenco e Bruno Lauzi. Finché la gloriosa casa Ricordi, che aveva tenuto a battesimo Bellini e Donizetti, Verdi e Puccini, decise di estendere la propria attività alla musica leggera e scritturò questo cantante dalla strana voce miagolante. Nel '60 realizza “La gatta”, un pezzo rigorosamente autobiografico: parlava della soffitta sul mare dove Gino viveva. Il disco vendette 119 copie, poi scomparve e infine tornò tramutandosi, inaspettatamente, in un successo da 100 mila copie la settimana.

Gino Paoli | Progetti

UNA LUNGA STORIA

GINO PAOLI | voce

DANILO REA | pianoforte

RITA MARCOTULLI | pianoforte

ARES TAVOLAZZI | contrabbasso

ALFREDO GOLINO | batteria

e con l’ORCHESTRA DA CAMERA

DI PERUGIA in collaborazione con UMBRIA JAZZ


60 anni di musica festeggiati in uno speciale concerto evento!


“Una lunga storia” di musica si celebra nel 2019 per Gino Paoli che taglia il traguardo dei 60 anni di carriera, in cui la vita del cantautore genovese si intreccia inesorabilmente con la musica e la storia del nostro paese. Per celebrare questo speciale momento, nel quale si ascolteranno i suoi successi e gli ultimi inediti contenuti nel nuovo Album “ Appunti di un lungo Viaggio “Una lunga storia citando uno degli indimenticabili successi scritti da Paoli stesso.


Sul palco l’Orchestra da Camera di Perugia in collaborazione con Umbria Jazz diretta dal M° Marcello Sirignano, oltre all’inseparabile compagno di viaggio Danilo Rea, che interpreterà con l’inconfondibile tocco del suo pianoforte, il Gino Paoli contemporaneo e inedito, presentando i brani del nuovo.

La parte dei suoi intramontabili classici sarà invece affidata a tre grandi musicisti del jazz italiano come Rita Marcotulli (pianoforte), Alfredo Golino (batteria) e Ares Tavolazzi (contrabbasso) che già lo affiancano live anche nei concerti di “Paoli canta Paoli”.


PAOLI CANTA PAOLI | Gino Paoli & Tri(o) Kàla

Gino Paoli | Voce

Rita Marcotulli | Pianoforte

Ares Tavolazzi | Contrabbasso

Alfredo Golino | Batteria


Le canzoni di Gino Paoli hanno attraversato numerose generazioni e ancora oggi consegnano le loro preziose parole all’irrefrenabile attività del Tempo e dei ricordi, raggiungendo adulti, bambini e giovani in una catena perpetua dove l’intreccio di poesia e melodie immediate risulta adesso ancora più necessaria ed irraggiungibile di allora.


Cantautore, pioniere e precursore di un movimento artistico denominato “scuola genovese”, che insieme a Bindi, De Andrè, Lauzi, Endrigo e tanti altri personaggi noti, ha generato una fucina di talenti unici negli anni ’60, dove la musica e l’audacia erano al servizio di una sensibile ricerca che indagava le verità del tempo e dell’animo umano, oggi, Gino Paoli conserva energicamente quell’animo indagatore e soprattutto quello spirito di sperimentazione che lo ha sempre accompagnato nella sua lunga carriera e spinto verso l’originalità, in ultimo, abbracciando con naturalezza un bacino musicale sempre più ricco e rinnovato, quale il Jazz.


Con questa propensione nasce il suo ultimo progetto live, in cui viene affiancato da dei giganti della musica strumentale italiana, Rita Marcotulli al pianoforte, Alfredo Golino alla batteria ed Ares Tavolazzi al basso, già unificati da tempo sotto il nome di Tri(o)Kàla e dediti alla reinterpretazione della musica d’autore. “Il cielo in una stanza”, “La Gatta”, “Una lunga storia D’amore” sono solo alcuni titoli del noto repertorio offerto durante il loro concerto, tutto incentrato sulla prolifica produzione di Gino Paoli che, fedele a sé stessa, veste in maniera inedita sonorità avvolgenti come il velluto e ritmiche appassionanti ma, come in un quadro impressionista, è sempre al servizio delle nostre emozioni.

DUE COME NOI CHE...

Gino Paoli | Voce

Danilo Rea | Pianoforte


Prosegue il successo dal vivo di Gino Paoli e Danilo Rea, ed il loro spettacolo “Due come noi che…”, un concerto unico, a base di voce, pianoforte e improvvisazione. Un prezioso esempio di come due artisti assoluti possano interpretare in modo innovativo alcuni classici della storia della musica italiana e internazionale, con una scaletta aperta che spazia tra le canzoni più amate di Gino, chicche dei cantautori genovesi, l’omaggio alla musica napoletana e a quella francese.


Il concerto sarà anche l’occasione per gli spettatori di avere anche un assaggio dal vivo dell'ultimo lavoro discografico di Paoli e Rea, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e sperimentazioni musicali: Gino e Danilo sono infatti al terzo capitolo della loro avventura musicale in duo - dopo i fortunati “Due come noi che” e “Napoli con amore”, è di ultima uscita “3”, dedicato ai capolavori della musica francese.


Il loro live ha già collezionato numerosi sold out nei concerti sui palcoscenici più prestigiosi in Italia e all’estero, incantando ed emozionando il pubblico ogni volta. Un successo che di certo non stupisce dato il calibro degli artisti on stage: la voce e il carisma di Paoli, uno dei più grandi autori e interpreti della canzone nostrana, affiancata da uno dei più lirici e creativi pianisti riconosciuti a livello internazionale come Danilo Rea.


Anche per la prossima stagione i due saranno impegnati con un ricco calendario di concerti a base di voce e pianoforte, con una scaletta che si rinnova di spettacolo in spettacolo con le canzoni più amate di Gino, da “Averti addosso” a “Il cielo in una stanza”, da “Vivere ancora” a “Perduti” passando per “La gatta” e “Come si fa”, insieme a chicche dei cantautori genovesi, che per Gino sono gli amici di una vita: “Canzone dell’amore perduto” e “Bocca di rosa” di De André, “Il nostro concerto” di Umberto Bindi, “Vedrai Vedrai” di Tenco e “Se tu sapessi” di Bruno Lauzi.

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